Chiaro come il sole

(agosto 2018)

Le mie mani nere
impastano ogni giorno
la meraviglia
con l'odore
di terra bagnata,
l'attesa di arrivare
con il vento
che strattona via,
l'emozione di esserci
con le parole
che non trovo più.
Qui le correnti con forza
si incontrano e si scontrano
proprio come noi.

Non vedi
le macchie di verde
che si allargano
schiarendomi gli occhi?
Il sole rende
tutto più chiaro
e di stelle
ne conto di più.

Quassù la notte
è un lenzuolo che avvolge,
fa sentire vicini
senza vedersi.
La luna arriva urlando,
sveglia di luce,
la sua magia
nello scoprirsi,
si stacca dal filo
e attendo il miracolo:
alzare la marea
che ho dentro
per far affogare tutto
e ripartire da zero.

Se la notte portasse
davvero la distruzione
di quel che si è costruito
durante il giorno?
Se il giorno fosse
davvero una riva
dove l'acqua notturna
ne cancella le orme?

Senza nessun alloro
sul quale adagiarsi,
senza dar più niente
per scontato,
sarebbe una corsa
fino all'ultimo
per ristabilire, rinfrancare,
senza perdersi a pensare
e sarebbe chiaro
come il sole
che nulla sopravvive
se non sei tu
ogni giorno
a costruire.


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