Strade, scale, marciapiedi,
per vedere un puntino laggiù,
mi vieni incontro con
la tua solita aria nuova.
In quel momento di attesa
ho percezione dei corpi:
distinguersi, riconoscersi
ma stretti nell'immagine
che tu hai di me
che io ho di te.
Accanto, a forte velocità
per una briciola di tempo,
i pensieri vorticano
le parole impazziscono,
il vuoto d'aria
tra me e te.
Brividi, sussulti dalla terra,
il tuo passaggio è vento
di maggio senza piogge,
caldi sguardi accesi per me.
Rimane nell'aria l'eco del perderti
e la tua lunga scia elettrica,
la mia anima è una bianca sportina
che rotola per raggiungerti.
Vorrei rincontrarti
lungo una strada senza tempo
che tagliava a metà i campi
e dritta portava al ponte
…ora non esiste più
ma ne sono sicura,
te ne andresti comunque
scompigliandomi i capelli.
Puntano qui |
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