Ballando attraverso il tempo

(Mirko Graziani - 2016-06-05)

I vecchi che ballano il liscio
Ritmo veloce movimento adagio
Ossa di vetro pelle di cartapesta
Giravolte alla moviola
Per non sfasciare tutto
Per vedere meglio le incisioni della fatica
Che il tempo ha avuto tempo di scavare

Ammiro a bocca aperta
Seduto proteso verso la pista da ballo
Sospeso allungato nello spazio che ci separa
Statua effigie di un giocondo presente
Macchiato da un triste orizzonte
Testimoni roteanti di un triste passato
Null'altro di cui vivere ha lasciato, fuorché felicità
Senza la vergogna di un possibile domani
Strafottenti, ballano anche in tre

Questo metro lineare tra la sedia e la pista è
Un abisso invalicabile sopra cui voglio saltare, volare
Voglio suggere il nettare della musica kitsch

Si è mai vista roccia muovere un passo
E giammai rovinare a valle?
Non sarò da meno
Non muoverò un passo mai
Ma non sai non sai non vedi
Il mio cuore battere ogni rintocco più sognante
Nelle mie gambe i muscoli vibrare
Ballerò al buio in cucina
Domani, tra un mese
Con te, mentre facciamo la pasta in casa
Una musica sciocca
Trasporto senza limiti di carico
Passato lontano lanciato con grande veemenza
Sasso nella fionda
Sospeso nel punto morto tra i due rami
Siamo proprio lì all'incrocio
Sentiamo l'energia del lancio
Arriveremo all'orizzonte un giorno
Raccoglieremo quel sasso, quel grumo di terra
Intriso di bei momenti
Sorrideremo e ci verrà di nuovo voglia di ballare.


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