Mirko Graziani, 2109-10-03
L'albero piegato, curvo Resiste contro un vento che non si può vedere Non può fuggire, sfuggire Non può soccombere, morire Al ritmo della furia di miliardi di molecole trasparenti Mi chiama con la sua mimica Aiuto, non posso offrirne Solo stare lì a fissare, struggermi Raramente l'ho visto in pace, sereno Dritto su sè stesso C'era bonaccia, quasi tristezza Al punto che la serenità divenne un demone La battaglia contro il nulla Tamburo della serenità.
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