Vuoto ovattato

(Mirko Graziani, 20200207)

Il silenzio era lì già da un tempo
La voce, tra un silenzio e sé stesso
Raccontava, scandiva
Lo spazio era prevalentemente vuoto
Le sedie, i tavoli, le sedie i tavoli e le sedie
Con le persone appoggiate sopra
Non lo riempivano del tutto ancora
Io guardavo tutto quel mancare
Le bocche chiuse
I gomiti, le ginocchia

La voce scandiva il silenzio
ed i nasi e le acconciature
E in tutto questo momento
Camminando
Sedendosi
Trovando il punto migliore
Rompendo i colori ed il ritmo
E poi stropicciandosi gli occhi
Sbadigliandosi i capelli

Esistette fortissimo.
Ed iniziò a dormire.

Allora la voce lo disse
Disse il suo nome
E trasalendo dal sonno
Spogliandosi del giubbotto, del maglione
Caldo
Con la camicia bianca
Spettinato
Saltò sul palco
E rumorosamentissimamente
Riempì.

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