Sogni Non Veri

È difficilissimo non avere limiti.
I sogni sono le pezze colorate sul vestito di Arlecchino.

Perchè

È molto semplice: sogno molto durante la notte, ed i miei sogni sono ad alto grado di irrealtà.
Ho sogni da vendere, ne ho per tutti i gusti.
Solo che…non me li ricordo.

È questa l’autorizzazione.
Io non ricordo i sogni che faccio: mi sveglio al mattino con ancora in testa il brusio lontano di una folla onirica che si allontana, immobile, mentre io scivolo via nella realtà.
Questo è l’abuso che subisco ogni mattina: una “lavanda onirica forzata rapida” mi toglie tutti i ricordi di un palazzo sconfinato che mi appartiene, e che tuttavia non ho mai esplorato più in là di qualche passo di distanza dalla porta d’ingresso.
È come la luce del frigorifero: quando apri gli occhi si accende, e tu non potrai sapere mai al mondo come si sta là dentro quando è buio pesto, in che maniera i rumori esterni giungono alterati, come fermentano gli odori senza aria di ricambio, quanto viscido diventa il formaggio man mano che scende la temperatura, quando la busta della mozzarella ha un buco e gli sgocciola sopra la sua acqua malata.

Io sono la vittima, quindi carnefice autorizzato.
Sono monco, quindi posso parlare di gambe inesistenti che camminano da sole e ridono dei passanti bipedi.
Sono il proprietario dell’immobile, sono il Re del castello, e posso ordinare di costruire nuovi muri, nuove stanze, pertugi, passaggi segreti, finestre e camini.
Sono l’amministratore della baracca, e posso imporre nuovi arredamenti e licenziare la servitù, alla faccia del gusto e delle leggi sulla tutela dei lavoratori.

Sono il Re, ma quando dormo nessuno comanda; nel buio ovattato dei cuscini il castello ha vita propria, e decide al posto mio, contro di me, a favore dei suoi capricci.
Qui dentro la mia testa è tutto mio, ma chiedo ugualmente alla mia testa: Coscienza mia.

L’UOMO IMPROVVISATO E LA CIOCCOLATA

RAMBO

FRIGORIFERO “TELEFONO-CASA”

BIDONE ALL’OPERA

NONNO

MAZINGA Z

BLA BLA BLA

Dimenticavo: di tutti questi, uno solo è un sogno vero, realmente sognato da me.


Puntano qui